Vengo a raccontare una storia vera in forma di fiaba, riguarda un principe e la sua principessa. La storia inizia diversi anni fa. I due giovani si incontrano un giorno d’estate e tra loro si accende la scintilla che li porterà a stare insieme. La principessa esprime da subito il suo amore per il principe mentre lui, più riservato e per certi aspetti ancora confuso, lo manifesterà più tardi. L’amore tra i due diverrà meraviglioso e passionale. Ogni giorno i due giovani non vedono l’ora di vedersi, di potersi guardare negli occhi, di amarsi e condividere la giornata facendo tanti programmi insieme. Un vissuto intenso che tuttavia non è stato immune da difficoltà, da separazione temporanee e nuovi riavvicinamenti che portavano ad un rifiorire del loro rapporto. Viaggiarono insieme e pian piano cominciarono a conoscersi meglio e a stringere quel legame che il principe pensava che niente e nessuno avrebbe più potuto sciogliere. Il principe era convinto che quella fanciulla sarebbe stata un giorno sua moglie e la madre dei suoi figli. Con il passare del tempo però le cose cominciarono a cambiare. Emersero stati d’animo e caratteristiche soggettive di entrambi in una forma di competizione esplosiva; ciò determinò il caos al quale non riuscivano a trovar rimedio. Con fatica e con il passare del tempo e nuove separazioni riuscirono a mettere ordine e a ritrovarsi. I due si volevano, era chiaro, ma il cammino interiore e individuale di ciascuno, sembrava non condurli nella stessa direzione, sebbene lo stare insieme era un qualcosa di irrinunciabile. Era impensabile, si diceva il principe, che le incomprensioni tra loro e le diversità potessero rovinare il loro presente insieme. Il principe coglieva che i suoi momenti di difficoltà ricadevano sulla serenità e stabilità del rapporto. L’autore metteva se stesso alla prova affinché potessero emergere nuove potenzialità.
Questo lavoro richiedeva del tempo e non sempre era nella possibilità che il tempo d’attesa coincidesse con la pazienza dell’attesa stessa. La principessa esprimeva il suo dolore di non sapere che fare. Anche lei aveva le sue problematiche quotidiane da dover risolvere. Così, pian piano, il loro rapporto perse quel “magico” e “infallibile” meraviglioso vigore. Entrambi esprimevano un senso di profonda solitudine. Il principe si domandava, fino al tormento, come mai non si potesse ricostituire l’armonia e la passionalità di un tempo. In realtà non sapeva bene come fare, ma le cose tra loro erano cambiate. Il principe fece un viaggio, un’estate a Parigi da solo, senza la sua principessa e così fece lei quella stessa estate con le sue amiche in un altro luogo. In quel periodo i rapporti tra i due si erano ripresi. Mentre il principe era a Parigi si sentiva spesso con la principessa; almeno una volta al giorno tutti i giorni. Era dispiaciuto che lei non fosse con lui in quella cornice suggestiva e romantica. Di ritorno dal viaggio il principe rivide la sua amata ed era felicissimo di poter stare insieme a lei di nuovo. Il viaggio aveva permesso al principe di riflettere su se stesso e sulla coppia. Purtroppo dopo pochi giorni di ritorno dal viaggio i problemi di coppia tornarono ad ossessionare le loro vite. Il principe in poco tempo perse molte delle sue energie. Si trovava in crisi. Il rapporto con la principessa si era ormai trasformato: lei divenne più desiderosa di stare nella sua casa dove si era da poco trasferita e non sarebbe più tornata nella casa di lui. Il principe stava attraversando un periodo di profonda solitudine che lo angosciava ed ogni giorno, sentendosi con l’amata, lamentava la tristezza e la insoddisfazione. Quando poi i due si ritrovavano il fine settimana, il principe non riusciva a vivere bene la relazione con lei e di lì a poco si determinò la rottura del rapporto. Il rapporto più lungo in termini di tempo e di sentimento che il principe abbia mai vissuto. Il principe racconta di aver provato un fortissimo dolore quando la principessa gli comunicò che il suo amore per lui era finito. Tanti sensi di colpa affiorarono e fecero star male al principe, legati al pensiero di come aveva agito nel rapporto e dei suoi limiti personali. Il principe comunicava di come sia riuscito ad andare avanti dopo la perdita dell’amata soltanto grazie all’aiuto del suo maestro nei momenti di buio e disperazione. Il solo pensare di non rivedere più la principessa e che più nulla sarebbe stato come prima: le esperienze fatte insieme, l’affettività, gli sguardi, le carezze e il condividere parte della loro vita segnava per il principe la fine. Ancora oggi il principe ha una grande commozione quando ne parla con il suo maestro. Coglie che un rapporto di coppia è difficile da portare avanti se uno dei due sta male o deve sviluppare ancora delle funzioni importanti e che non ci può essere rapporto se c’è dipendenza. Il malconcio principe così si tira su e cerca di crescere e di sviluppare per affrontare la vita con coraggio. Il dispiacere infinito che la principessa non faccia più parte della sua vita lo fa star male. Tutto è cambiato! II principe è confuso e non riesce a mettere ordine dentro di sé. Cerca di vivere giorno per giorno e non pensare al futuro per non andare fuori di senno e ciò gli richiede una grande forza e disciplina. La sua vita ricomincia da zero e questo lo spaventa ma è cosciente della realtà e della necessità del lavoro che deve fare per se stesso e per migliorare la sua vita alla quale tiene in molto. Davanti a sé ha un grande “lutto” da dover elaborare. Sente che non sarà così semplice tornare ad uno stato di purezza interiore dopo tutto quel vivere intenso con la sua amata principessa soprattutto perché verso di lei prova ancora dei sentimenti amorosi. Tuttavia dovrà fare i conti con la realtà e andare avanti se non vuole rimanere nell’immobilità dell’avvilimento e con l’augurio di realizzare se stesso e la sua vita.
Esplorare il nostro mondo interiore
Attraverso la sensazione si può esplorare il nostro mondo interiore. La sensazione non può essere vista ma solo percepita e, come l'esploratore si allena vedere e conoscere il nuovo, così noi dobbiamo allenarci alla percezione della sensazione che è una potenzialità...