L’agorafobia viene definita come la paura o ansia marcate, per almeno sei mesi, di due o più situazioni (utilizzo dei trasporti pubblici, spazi aperti, spazi chiusi, stare in fila o tra la folla, essere fuori casa da soli).
Per il fatto che potrebbe essere difficile fuggire o ricevere soccorso nell’eventualità che si sviluppino sintomi simili al panico o imbarazzanti. Nelle sue forme più gravi, l’agorafobia può costringere gli individui in casa, incapaci di uscire e dipendenti dagli altri per servizi, assistenza e persino per le necessità di base. Sono comuni demoralizzazione e sintomi depressivi, così come abuso di alcol e farmaci sedativi come strategie inappropriate di automedicazione.
Eventi negativi in età infantile (aperta per es. separazione, morte di un genitore) e altri eventi stressanti, come essere attaccati e aggrediti, sono associati all’insorgenza della agorafobia.
Inoltre, gli individui con agorafobia descrivono il clima famigliare e lo stile genitoriale come caratterizzato da ridotto calore è aumentata Iperprotettività.