Le tre caratteristiche che connotano l’anoressia nervosa sono:
1) La persistente restrizione nell’assunzione di calorie, con conseguente peso corporeo molto basso, Attraverso diete molto restrittive, vomito autoindotto subito dopo aver mangiato, eccessivo uso di lassativi, pillole dimagranti o diuretici, eccessivo esercizio fisico, vegetarianismo estremo, evitamento di qualsiasi contatto sociale che includa il cibo;
2) L’intensa paura di aumentare di peso o di diventare grassi. La paura di diventare grassi non è in genere alleviata dalla perdita di peso. La preoccupazione per l’aumento di peso infatti può crescere anche se il peso diminuisce;
3) La presenza di una significativa alterazione della percezione di sé relativa al peso e la forma del corpo e l’eccessiva influenza del peso e della forma del corpo sui livelli di autostima. La perdita di peso viene spesso considerata come una conquista è un segno di straordinaria autodisciplina, mentre l’aumento di peso come un’ accettabile mancanza di autocontrollo.
L’anoressia nervosa è un disturbo prevalentemente femminile con rapporto femmina/maschio di 10:1.
L’esordio, che avviene generalmente durante l’adolescenza o nella prima età adulta, si verifica spesso dopo un evento stressante nella vita della persona e si manifesta comunemente come un’iniziale alterazione del comportamento alimentare. Raramente un individuo con anoressia nervosa appare preoccupato per il suo dimagrimento. È importante quindi raccogliere informazioni presso i familiari o da altre fonti per valutare la storia della perdita di peso e le altre caratteristiche dalla malattia. Quando sono gravemente in sottopeso, molti individui con anoressia nervosa presentano segni e sintomi depressivi che possono essere secondari rispetto alle conseguenze fisiologiche del semidigiuno. Il disturbo bipolare il disturbo depressivo e i disturbi d’ansia si verificano comunemente in concomitanza con l’anoressia nervosa.